domenica 22 settembre 2013

Red Balloon 86


Al V&A Museum of Childhood e' visibile in questi giorni, fino al 3 novembre, la piccola mostra fotografica di Hana Vojackova, intitolata Red Balloon 86. Si tratta di una serie di cinque fotografie e cinque installazioni video ambientate non lontano da Chernobyl, nelle aree contaminate dall'esplosione nucleare.
Ispirandosi al cortometraggio del '56 di Albert Lamorisse, Le Ballon Rouge e a documenti recuperati dall'archivio della compagnia televisiva CCCP, la Vojackova crea un contrasto visivo molto toccante tra la fantasia del mondo infantile e la cruda realtà del mondo adulto.
Nel film di Lamorisse un bambino inseguiva un palloncino rosso nel quartiere Belville di Parigi, parte del quale verrà demolito qualche anno più tardi. Allo stesso modo il materiale d'archivio recuperato dalla TV sovietica, mostrava un bambino che giocava a calcio in una città del nord dell' Ucraina, Pripyat, nel 1986: solo poco tempo dopo la città evacuata perché rientrante in un' area di 19 miglia attorno alla centrale nucleare esplosa a Chernobyl.
Nelle foto della Vojackova un bambino evanescente si aggira come un fantasma nei luoghi che una volta rappresentavano la vita sociale della città: la stanza dei giochi, probabilmente in una scuola dell' infanzia, un' aula scolastica, la piscina con il trampolino, il luna park con la ruota panoramica e la cima di un palazzo con i simboli del governo sovietico.
Un piccolo fantasma in una città fantasma e, accanto a lui, ritroviamo lo stesso palloncino rosso del film di Lamorisse.
Pripyat e' una città congelata nel tempo e nella storia, in lenta decadenza, l' esoscheletro di una vita passata; il bimbo con il suo palloncino sono segno della vita che la animava e che, scacciata all' improvviso, ha lasciato una traccia che si è materializzata nel bambino stesso, il quale, rimasto solo, ricostruisce, con la propria fantasia, quel mondo perduto in cui forse lui stesso, o qualche bambino come lui, era stato felice.
Web site: www.hanavojackova.com/







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