mercoledì 26 marzo 2014

Discoveries a Two Temple Place


Two Temple Place è un indirizzo, ma è anche il nome di un'edificio vittoriano che un tempo fu l'ufficio londinese di uno degli uomini più ricchi del mondo William Waldorf Astor...avete presente la catena di hotel di lusso Waldorf Astoria? Bè, è solo uno dei business di questo americano, che a fine '800 decise di trasferirsi a Londra per proteggere la famiglia dalla vita "sotto i riflettori" a cui era costretto negli USA.
Two Temple Place è un gioiello architettonico ora in mano a una Charity chiamata Bulldog Trust. L'edificio apre al pubblico solo quattro mesi l'anno in occasione delle mostre che ogni anno puntano a coinvolgere nuovi curatori e istituzioni britanniche, il resto dell'anno viene affittato per eventi o per il cinema, in modo da poter raccogliere i soldi per organizzare mostre gratuite.
La mostra di quest'anno si intitola Discoveries e coinvolge le collezioni degli otto musei dell'niversità di Cambridge. Io lavoro come volontaria in questa mostra e devo dire che Two Temple Place offre un ricco calendario di iniziative, concerti, incontri, workshop per bambini e adulti...è stata un'esperienza davvero interessante e il 6 aprile terrò un percorso guidato a tema artistico in questa mostra che coinvolge vari ambiti, dalla scienza, all'arte, alle esplorazioni...
Pubblico alcune foto della mostra e degli incredibili dettagli decorativi presenti nella casa: dai putti
dei lampioni che giocano col telefono, alle sculture di legno sui personaggi dei Tre Moschettieri e Ivanoe, fino ai rilievi con le opere di Shakespeare e le donne della saga arturiana e le vetrate coni paesaggi svizzeri all'alba e al tramonto...






























sabato 15 marzo 2014

Haim Steinbach: Once again the world is flat

Nuova mostra alla Serpentine Gallery: questa volta si rende omaggio a Haim Steinbach e la sua ricerca, portata avanti in quarant'anni di carriera, su cosa sia un oggetto artistico e sulla sua esposizione. La mostra ripercorre questa traiettoria a partire dalle grid-based paintings degli anni Settanta, fino alle più note installazioni, con l'aggiunta di una installazione realizzata apposta per la Serpentine Gallery, in cui l'artista ha invitato il pubblico a prestare le proprie coppie di salire e pepiere che sono state disposte in fila su mensole che creano una sorta di linea di connessione tra le varie sessioni della mostra e tra la sfera pubblica e quella privata, unendo allo stesso tempo il concetto di oggetto nella vita quotidiana e nell'esposizione museale.
Un trio di oggetti verdi disposti su una mensola simbolicamente introduce la mostra: un giocatore di baseball, Snoopy e una locomotiva, connessi solo dalla relazione di materiale e colore, rimandano all'universo le tendenza umana a collezionare e organizzare oggetti.



Tra le altre cose si possono vedere mensole costruite con oggetti di recupero sorreggere giocattoli,
detersivi, teiere, dandogli risalto e importanza e conferendogli la dignità di opera d'arte. Le stesse
mensole si possono ritrovare in fotografie di interni dove l'oggetto campeggia apparendo spesso come un intruso, una presenza fuori luogo e bizzarra.
Steinbach non è solo interessato agli oggetti esposti, ma anche all'environment, cioè all'ambientazione e al modo in cui vengono esposti, per cui li inserisce all'interno di grandi installazioni architettoniche che somigliano a interni domestici.
La Serpentine ha anche invitato membri di altre istituzioni artistiche a scegliere oggetti da esporre in relazione alle opere di Steinbach, creando in questo mondo un ampliamento di possibilità di lettura e interpretazione degli oggetti stessi.
Once again the world is flat continuerà alla Serpentine Gallery fino al 21 aprile.