giovedì 6 febbraio 2014

Tre nuove mostre alla Photographers' Gallery

Questa galleria tra le mie preferite di Londra si trova in una viuzza nascosta tra i negozi di Oxford Street...scoprirla è stato un caso come spesso capita qui, da allora torno spesso a visitarla e trovo sempre delle mostre interessanti che, cosa non trascurabile, il lunedì sono gratuite!






Fino al 30 marzo la galleria propone una mostra su David Lynch, più noto come regista ma anche sensibile fotografo; una mostra su William S. Burroughs, uno dei più influenti scrittori americani del XX secolo, ma anche appassionato di fotografia e una mostra sugli scatti di Andy Warhol tra il 1976 e il 1987

Incomincio proprio con alcune delle foto di Lynch, sul mondo delle fabbriche e delle aree industriali attive o dismesse; dice l'artista: "I love industry. Pipes. I lov fluid and smokie. I love man-made things. I like to see people hard at work, and I like to see slide and man-made waste".
Per chi a familiarità con i film di Lynch, sarà facile ritrovare il linguaggio visivo enigmatico che lo caratterizza anche come regista.









William Borroughs, scrittore della Beat Generation, ebbe per anni una relazione con un altro scrittore della cerchia, Allen Ginzberg; qualche mese fa è uscito il film Kill our darlings, ispirato al libro di Borrough e Jack Kerouac E gli ippopotami si sono lessati nelle loro vasche, che vede questi scrittori ribelli ai loro inizi. La passione di Borroughs per la fotografia è piuttosto sconosciuta e la Photographers' Gallery è la prima a proporre una mostra focalizzata proprio sull'archivio fotografico di Borroughs.
Particolarmente interessante sono i suoi collages fotografici e gli autoritratti dove l'artista si mostra solo attraverso la sua ombra, un particolare o il suo riflesso.


















Infine osservando le fotografie di Andy Wharol non si può non capire come la fotografia sia parte essenziale e fondatrice del suo lavoro di pittore e filmmaker.
Wharol portava sempre con sè una macchina fotografica con un rullino in bianco e nero da 35 mm, e spesso faceva più di 36 scatti al giorno catturando dettagli della vita quotidiana, della mondanità, della pubblicità.
Tra il 1982 e il 1987, anni della sua morte, realizzò più di 500 composizioni di fotografie ripetute e cucite tra loro.

















Nessun commento:

Posta un commento